La mostra concepita dall'Ufficio Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano, sotto la direzione della dottoressa Cristina Costa e dalla dottoressa Barbara Bottacin ha ospitato alcune fra le più significative opere del seicento napoletano ospitate nel museo Capodimonte: Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, Artemisia Gentileschi, Luca Forte, Aniello Falcone, Salvator Rosa, Massimo Stanzione, Antonie Van Dyck, Mattia Preti, Luca Giordano e Francesco Solimena.
L’idea dei curatori era di offrire al visitatore un viaggio esperienziale per poter respirare le profonde contraddizioni, di luci e ombre, miseria e nobilta', fasti e misfatti, manifestazioni di religiosita' popolare con punte estreme di fanatismo e superstizione della Napoli del Seicento, fucina di una delle piu' significative stagioni di altissima civiltà e grande produzione artistica.
L’allestimento gestito come la ricostruzione di un percorso nei vicoli di Napoli alterna spazi angusti ad espansioni tematiche. E’ stato mantenuto sempre un rigore astratto nelle scelte stilistiche e compositive per poter offrire un contesto silenzioso alla prorompente forza delle opere e, allo stesso tempo,. interagire efficacemente con le suggestioni visive multimediali e i filmati che hanno completato l’immersione nelle atmosfere storiche ed offrire, allo stesso tempo, un contesto silenzioso alla prorompente forza delle opere.